Un videoclip narrativo dalle tinte cinematografiche scritto e diretto dal regista Giovanni Bufalini
Venerdì 11 novembre si è svolta l’anteprima nazionale del videoclip narrativo della “Ballata di Tiburzi” presso Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto” alla presenza di una sala gremita, dinanzi alle autorità politiche e civili come i rispettivi Sindaci di Orvieto e di Farnese. L’evento è stato ripreso anche dalla Redazione del TG RAI e sul web è stato pubblicato con esclusiva dall’importante e nazionale portale del MEI. La “Ballata di Tiburzi”, parole e musica di Silvana Pampanini è stata presentata nella versione inedita del gruppo Folk orvietano “Duo La Merla” di Michele Silvestri e Fabio Whiskey Forbicioni.
Il videoclip racconta in breve la leggenda del celebre brigante maremmano Domenico Tiburzi, in una versione romantica dei fatti storici. È prodotto dalla Fondazione Centro Studi per la “Città di Orvieto”, è scritto e diretto dal regista Giovanni Bufalini e vede la partecipazione di attori esordienti come Fabrizio Gentili, Michele Arena e Rachele Astolfi, nel solco della migliore tradizione neorealista. Un racconto cinematografico reso ancor più simbolico dall’utilizzo del rallenty e della fotografia in bianco e nero. La storia romantica di un Robin Hood di Maremma, con la sua banda di fuorilegge alla fine dell‘ 800. Una ballata classica che si sposa bene con una messa in scena allegorica nella bellissima cornice della Selva del Lamone, alle porte di Farnese sulla via dei Briganti.
La figura di Domenico Tiburzi, il più famoso esponente del brigantaggio in maremma, trova la sua fama e la sua leggenda tra le popolazioni povere dell’epoca. Veniva molto amato dalla sua popolazione poiché intendeva difendere la giustizia dai soprusi di uno stato poco presente per quel ceto sociale e soprattutto dai grandi proprietari terrieri che in quel tempo regnavano incontrastati.
Questo il motivo che lo ha portato ad essere per l’epoca una celebrità e nel tempo le sue storie si sono arricchite di fascino e di mistero fino ad arrivare ai giorni nostri, dopo oltre due secoli. Ad oggi sono molte le storie e i racconti che ripercorrono le sue gesta, di più ancora le canzoni come quella della cantautrice popolare Silvana Pampanini che ne parla in maniera eroica e romantica, descrivendolo come custode e protettore della sua terra, la maremma, ormai abbandonata e desolata; nonché regolatore di conti e giustiziere dalla parte dei poveri.
Nel brano, osannando le sue gesta diventerà eroe e martire della povera gente.
Il perseverare del Duo nel riportare alla luce i vecchi brani, le musiche antiche, le ballate e le storie popolari del proprio territorio, ha portato alla scoperta della “Ballata di Tiburzi” della cantautrice folk Silvana Pampanini, che lei stessa cantò in una versione a cappella per il film “Tiburzi”, regia di Paolo Benvenuti del 1996. Questa versione è quella che ha suscitato più interesse tra i due componenti in quanto essendo priva di base musicale ha portato la band di fronte alla sfida di reinterpretare secondo il proprio stile e la propria chiave musicale il suddetto brano.
È stato divertente partire da una base tangheggiante di fisarmonica, dove l’uso dei bassi originali della stessa, enfatizzano l’intero brano nelle sue parti più coinvolgenti.
Di altissimo livello è soprattutto la parte di chitarra di Raffaele Spanetta, abituale collaboratore e carissimo amico della band, che riesce a far intersecare il suono delle sue corde tra gli accordi della fisarmonica in modo molto sapiente e fantasioso al tempo stesso, creando un connubio perfetto. Le percussioni danno un movimento più allegro e vivace rispetto alla versione originale, mentre invece per la parte cantata è stato puro coinvolgimento nel lasciarsi trasportare dalla melodia del brano.
Il Duo Folkloristico “La Merla” nasce dal genio di due artisti che hanno in comune la passione per la musica e le tradizioni popolari. Fabio Forbicioni in arte “Whiskey” e Michele Silvestri in arte “Lo Stornellatore” sono i componenti della band. Negli oltre dieci anni di attività il gruppo ha costantemente cercato di riportare alla memoria le antiche tradizioni popolari musicali del proprio territorio, l’Umbria e in particolare l’Orvietano, andando alla ricerca di musiche folkloristiche oggi dimenticate, ma facenti parte del patrimonio regionale ed italiano. Le sonorità del Duo sono rappresentate principalmente dalla fisarmonica di Fabio che suona con passione ormai da oltre trent’anni, accompagnandosi spesso con piccole percussioni. Alla voce invece abbiamo Michele. La particolarità del Duo “La Merla” è quella di riproporre musica popolare in chiave completamente acustica, senza l’ausilio di attrezzature digitali e basi musicali nella più sincera tradizione popolare. Vanta numerosissimi concerti live e un disco autoprodotto nel 2017 di canzoni inedite in chiave blues rigorosamente in dialetto “orvietano”, con la collaborazione di prestigiosi musicisti e amici della band che si intitola “Sente che vento jaccio”.
Foto di scena di Marco Mandini.
VIDEOCLIP
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